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Il sito del nostro centro territoriale si è dato una nuova veste ed è in continua evoluzione, quindi diverse sue parti potrebbero non essere ancora del tutto complete.
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La Direttiva del 27 dicembre 2012, intitolata “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, pubblicata dal Ministero dell’Istruzione, è importante perché accoglie una serie di orientamenti da tempo presenti nei Paesi dell’Unione Europea, completando, in sostanza, il quadro italiano dell’inclusione scolastica. Com’è noto, infatti, il nostro sistema è stato il primo in Europa a introdurre l’inclusione scolastica generalizzata degli alunni con disabilità, riordinando i principi stessi con le Linee Guida del 4 agosto 2009. A seguito poi della Legge 170/10, ha emanato le Linee Guida del 12 luglio 2011, relative all’inclusione scolastica degli alunni con DSA (disturbi specifici d’apprendimento, ovvero dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia). Ora, con questa nuova Direttiva, il Ministero fornisce indicazioni organizzative anche sull’inclusione di quegli alunni che non siano certificabili né con disabilità, né con DSA, ma che abbiano difficoltà di apprendimento dovute a svantaggio personale, familiare e socio-ambientale.
In questa direttiva, inoltre, si sancisce il ruolo fondamentale dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) e dei GLI (gruppo di Lavoro per l’Inclusione).
Il Dlgs 66/2017, novellato 96/2019, introduce nuove norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a recepimento dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107. Tra le diverse novità, oltre che, finalmente, attuare quanto si era stabilito con l'Intesa Stato-Regioni del 2008 - implementazione dell'ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) nella prassi inclusiva della scuola -, troviamo:
Ulteriori novità introdotte dal DL 96/19:
Mappa del percorso del nuovo PEI
Lalegge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi per essa fondamentali: la scuola, durante l’infanzia e l’adolescenza (artt. 12, 13, 14, 15, 16 e 17) e il lavoro, nell’età adulta (artt. 18, 19, 20, 21 e 22).
Per quanto riguarda gli articoli afferenti la scuola, essi hanno subito delle modifiche con le normative che si sono succedute (vedesi la legge 66/2017).
Una ricostruzione dell’iter legislativo riguardante l’integrazione, e dei relativi principi, è presente nelle “Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità”, diramate con nota del 4 agosto 2009 dal MIUR.
La legge 170 viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nr. 244 del 18 Ottobre 2010. Essa riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come DSA, Disturbi Specifici di Apprendimento, assegnando alla scuola il compito di individuare forme didattiche e modalità di valutazione adeguate. Scopo della legge è prevedere percorsi che permettano ad alunni con DSA il successo formativo.
Per agevolare questo processo, un anno dopo viene pubblicato il DM 12 luglio 2011 e le relative Linee Guida. Si tratta del decreto attuativo della legge 170, che indica le modalità di intervento utili per sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell’infanzia, per garantire il diritto allo studio degli alunni con tale diagnosi.
La legge 517/77 è stata una pietra migliare nella storia della legislazione scolastica. Con essa, infatti, sono state abolite le classi differenziali per gli alunni svantaggiati. E' stato consentito a tutti gli alunni in situazione di disabilità di accedere alle scuole elementari e alle scuole medie inferiori. Inoltre si è tentato di attivare gli strumenti necessari per adempiere a tale obbligo: insegnanti di sostegno specializzati, numeri di alunni per classe non superiore a venti, interventi specialistici dello Stato e degli Enti Locali. A più di quarant'anni dalla sua emenazione, tali indicazione restano fondamentali per attuare la qualità dell'integrazione scolastica.